giovedì 3 aprile 2014

"Rösti per cena?"




Oggi, con l'acquolina in bocca, vi parlo di una storia d'amore ormai ventennale: quella tra me e il rösti, una deliziosa preparazione gastronomica, dalla Svizzera con furore. Alla faccia di chi crede che il Paese dei cantoni sia semplicemente "banche, orologi e cioccolato". Gli amici d'oltralpe hanno un gustosissimo asso nella manica che può salvarci dal "non so cosa cucinare per gli ospiti sabato sera". Il rösti mette d'accordo tutti, è ecumenico. Per i pochi che non conoscono questa specialità: è una sorta di tortino di patate, solitamente a grandezza padella e dall'aspetto simile ad una frittata, arricchito con formaggio, speck e talvolta cipolle. Il bello del rösti, è che si presta ad essere reinventato in numerose varianti partendo dalla base di patate, aprendo un vero e proprio mondo, un Paese delle Meraviglie per i "patatoni" come me. La mia proposta è un'inversione di rotta dallo speck al salmone affumicato, dalla frittatona al mini. Ma non solo. Taccuino alla mano, ecco a voi la ricetta del rösti 2.0!





INGREDIENTI per 4/6 persone (12 mini rösti)
4 patate rosse 
1 zucchina grande
1/2 cipolla bianca

1 ciuffetto di erba cipollina
1 uovo
100 gr di salmone affumicato
80 gr di Robiola
olio e.v.o. 
sale q.b.
farina q.b.



Lessate le patate con la buccia, fino a raggiungere una cottura al dente. Lasciate raffreddare e sbucciate. L'ideale sarebbe preparare le patate la sera prima. In una terrina amalgamare la zucchina tagliata finemente a julienne, le patate schiacciate molto grossolanamente (devono sentirsi, sono le protagoniste), l'uovo, la robiola, il salmone tagliato a pezzettini, l'erba cipollina e la cipolla tritate. Mescolare bene e salare a piacere. Formare dei mini rösti, delle dimensioni e sembianze di un hamburger. Cospargete entrambi i lati con della farina e fate riposare per una decina di minuti in frigorifero. Il freddo aiuta a compattare l'impasto, evitando la rottura dei vostri capolavori durante la cottura. Qualche AveMaria fa sempre bene, comunque. Cuocete quindi in olio ben caldo (in quantità necessaria per ricoprire il fondo della padella), girando non appena, sollevato il rösti con l'aiuto di una spatola, scorgerete un'invitante crosticina ambrata. Quella mi frega ogni volta, mangerei rösti ogni giorno per "colpa" di quella crosticina.
Servite caldi, tiepidi, a temperatura ambiente, sono ottimi in tutti i modi!


M.

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