martedì 30 settembre 2014

L'Hamburgeria di Eataly: il Giotto a Novara

Buongiorno a tutti, 
oggi mi sono svegliata con un umore molto strano: meglio che non mi metto ai fornelli, la maionese mi impazzirebbe e la besciamelle sarebbe piena di grumi. 
Quando non sono in luna è meglio che non tocchi pentola alcuna, sapete cosa vi dico? Io esco a pranzo. Ed ecco la nota vanitosa del mio umore strampalato di oggi: ma come sono fortunata ad abitare in questa cittadina a pochi minuti dal Lago Maggiore e ad una manciata da quello di Orta, non così lontana da Novara. Sì, Novara dove c'è un posticino carino che coniuga il mio amore per il cibo a quello per la lettura, la convinzione che mangiare bene debba essere una priorità e quella che i soldi spesi in libri sono sempre spesi bene!
Mentre Luca ordina una Baladin e io sorseggio una gazzosa fresca, vi racconto dell'Hamburgheria di Eataly, una questione di pochi minuti, il tempo di attesa per il mio Giotto.



Chi è Giotto? Anche se per molti è solo un panino non me la sono proprio sentita di definirla una cosa perché ha così tante qualità che mi sembrerebbe di sminuirlo.
La carne è presidio Slowfood, le verdure fresche, le salse saporite, in un panino morbido a contenere tutto come uno scrigno.
Nel menù potrete scegliere diverse varianti, dalle salse al numero di hamburger fino ad arrivare ai Kebab made in eataly!
E' possibile scegliere di fare un menù che comprende una bibita e patatine chips (come quelle dei pacchetti ma rigorosamente fatte sul momento).
Vi è piaciuta da morire la carne? potrete acquistarla e cucinarla a casa! Siete amanti della pasta di Gragnano? Ci sono diverse varietà tra cui scegliere.



E poi ci sono loro, i libri. Di cucina, di viaggi, di attualità, senza dimenticare quelle storie leggere e romantiche da leggere alla domenica pomeriggio.

Ma parliamo di prezzi: forse non i più economici ma questo non è un fastfood. Gli ingredienti di qualità, controllati e freschi hanno costi più elevati rispetto alle grandi catene. Sapete cosa vi dico? Sette euro questo panino li vale.




HAMBURGHERIA DI EATALY
Via Rosselli 13 (vicino a Zara)
Novara.

Buon assaggio,
F.

lunedì 29 settembre 2014

Piccoli gratin di fusilli con gamberi e asparagi

Buongiorno!
La ricetta che vi propongo oggi, è una miniatura delle grandi paste al forno all'italiana, un assaggio grazioso e già porzionato, perfetto come antipasto un po' diverso dal solito, oppure, se il secondo in menù è qualcosa di particolarmente elaborato e non volete rovinarvi l'appetito con porzioni gigantesche di pasta. Ho pensato di preparare della pasta al forno in cocottine, anche per ovviare al problema della presentazione: tanto buona, tanto rassicurante quanto difficile da impiattare in maniera piacevole. Cosa ho utilizzato? Ingredienti semplici e profumati, che diano colore a queste piccole torrette: gamberi e asparagi, un connubio delicato ma sorprendente! E che dire del formato di pasta? Serviva qualcosa che si riempisse di besciamella e sapore, bello da vedere nei suoi "avvitamenti": il fusillo è perfetto.
Come ho fatto? Continuate a leggere!


VI OCCORRONO, per 6 gratin
150 gr di fusilli
350 gr di code di gambero
150 gr di asparagi
500 ml di latte
50 gr di burro
farina "00" a occhio
1 spicchio d'aglio
parmigiano 
pangrattato 
noce moscata a piacere
un filo d'olio e.v.o.
sale q.b.


PROCEDIMENTO
Iniziamo lessando gli asparagi in acqua salata per 15 minuti circa. Per fare prima, potete cuocere i fusilli insieme agli asparagi: acquisteranno un sapore decisamente piacevole. Preparate la besciamella creando in padella una cremina di burro fuso e farina, alla quale aggiungerete il sale. Versate latte bollente a poco a poco mescolando con la frusta. Insaporite con noce moscata a piacere e cucocete, mescolando, finchè la salsa non avrà raggiunto la consistenza desiderata. In una padella antiaderente, soffriggete uno spicchio d'aglio in un filo d'olio. Saltatevi i gamberi, precedentemente sgusciati, e ripassate i gli asparagi a tocchetti. Aggiungete la pasta, amalgamate bene, ed infine la besciamella. Una mescolata veloce e via! Ungete le cocottine (quelle per la crème brûlé andranno benissimo) e riempitele di fusilli. Cospargete con pangrattato e parmigiano grattugiato e infornate a 180º gradi per circa 30 minuti. Terminate con 5 minuti in modalità grill, per creare quella deliziosa crosticina che ci piace tanto.

Buon assaggio,
M.

venerdì 26 settembre 2014

Non si può vivere di sola dieta: pesche, amaretti e crema al mascarpone



Buongiorno a tutti, oggi una ricetta che non ha nulla a che vedere con i buoni propositi dietetici che saltuariamente mi impongo. Sì, perché non si può vivere di sola dieta!
Non siamo nel medioevo quando scelte (meglio, imposizioni) di vita ascetica conducevano ad un'esistenza lontana dai vizi.
Mi ribello, abbandono l'idea dell'età di mezzo, secoli bui e poco peccaminosi, e mi lascio irradiare da un dolce che ha tutta la luce dell'estate e sì, lo ammetto, quelle calorie che magari si posizioneranno sui fianchi, magari sulla pancia, ma con l'innata capacità, adagiandosi sulle labbra, di fare esplodere i sorrisi!
Un dolce tanto semplice da preparare quanto delizioso, che prende ispirazione da un accostamento di sapori che mi accompagna da quando sono bambina: le pesche con gli amaretti (uno dei miei dolci preferiti che come fa mia nonna nessuno mai!).
Perché sono di buon umore, perché la sessione di esami è finita, perché non aggiungere la più golosa delle creme?
Frullino alla mano: si comincia!


INGREDIENTI:
Cosa ci serve? Per sei coppe occorrerà una confezione da 250 grammi di mascarpone, svariati amaretti e tre pesche. Due o tre uova (dipende dalle dimensioni), sei cucchiai di zucchero e sei ospiti golosi! Il tocco in più se non ci sono bambini nei paraggi? Una piccola correzione di Amaretto di Saronno nella vostra crema!

PREPARAZIONE:
Questo è un dessert molto semplice da preparare, meno banale del solito tiramisù, goloso da far impazzire, che vi consentirà in poche, semplici, mosse di portare in tavola un dolcino (forse è un po' riduttivo) che i vostri ospiti non dimenticheranno facilmente.
Montate a neve gli albumi con un pizzico di sale fino a che non saranno ben fermi, con le sembianze di una nuvola sofficissima.
In un'altra ciotola sbattete le uova con lo zucchero e aggiungete il mascarpone.
Amalgamate con delicatezza, con movimenti dall'alto verso il basso, gli albumi alla crema di uova e mascarpone.
Tagliate le pesche a cubetti: io le preferisco non troppo molli.
In ogni coppetta alternate uno strato di pesche, uno di crema e uno di amaretti triturati grossolanamente. Decorate con qualche fettina di pesca.

Buon assaggio goloso, 
F.

giovedì 25 settembre 2014

Finger food di Oliva Taggiasca candita

Buongiorno! 
Curiosando tra le ricette del blog vi sarete sicuramente accorti di quanto io ami le olive taggiasche. Le trovo deliziose per arricchire le insalate più estive ma anche ricchi sughi e carni bianche in autunno. Un esempio? Il mio ragù bianco di coniglio alla ligure, in cui le olive taggiasche sono co-protagoniste. Oggi vi parlo proprio di loro, da dove provengono, dove acquistarne di veramente buone per le nostre ricette, del loro pregiatissimo olio e del museo a loro dedicato. Senza dimenticare il lato più goloso: uno sfizioso finger food.
Per cominciare, l'oliva taggiasca viene raccolta a gennaio nelle colline che circondano il comune di Imperia. Da queste olive, e solo da loro, si ricava l'olio extra vergine di oliva D.O.P. Riviera, base per numerose preparazioni gastronomiche, tra le quali la famosa focaccia ligure. Se siete in zona e volete fare scorta di olio, olive e deliziose conserve una tappa al pittoresco Frantoio Morro non può mancare. 

Antico Frantoio d'olive
Fratelli Morro
Via A. Divizia, 33
17051 Loc. San Bartolomeo
Andora (SV)


Se invece siete curiosi di saperne di più su queste piccole delizie, sappiate che la loro bontà le ha rese protagoniste di un vero e proprio museo dedicato! Tantissime curiosità e reperti archeologici babilonesi risalenti al 2000 a.C., una splendida collezione di lumi e oliere, lucerne romane e lanterne orientali, una fedele ricostruzione di una stiva di nave romana con carico di anfore olearie, frantoi antichissimi ed olivi secolari. Senza dimenticare i reperti legati alla gastronomia e all'abbellimento dei banchetti nobiliari.

Museo dell'olivo e dell'oliva
Via Garessio, 11
18100 Imperia


Ma veniamo al punto saliente: come esaltare questo piccolo frutto in cucina? Con una ricetta alquanto insolita e sfiziosa per un aperitivo originale e raffinato: olive taggiasche caramellate, un contrasto deciso tra polpa saporita e copertura dolce e croccante! Il tutto adagiato su fresco formaggio di capra e di nuovo un tocco croccante: il crumble. Da provare!


Crumble all'extra vergine con caprino e oliva taggiasca candita


INGREDIENTI per 4 persone 

per il crumble
60 gr di farina
30 gr di burro freddo
1 cucchiaio raso di olio extra vergine d'oliva
un pizzico di sale

oppure, se siete di fretta

una manciata di taralli classici
un filo di olio extra vergine d'oliva
...
8 olive taggiasche intere (se in salamoia, ben lavate)
2 cucchiai rasi di zucchero più una spolverata
...
200 gr di caprino fresco
un filo di olio e.v.o.
sale e pepe q.b.


Iniziate con il crumble, lavorando rapidamente la farina salata, con il burro e l'olio. Ricoprite la placca con della carta forno, sbriciolate l'impasto sulla superficie ed infornate a 180° per una decina di minuti, controllando la cottura (la granella dovrà risultare dorata). Se siete di fretta, il risultato sarà altrettanto squisito tritando grossolanamente dei taralli classici con un filo di olio extra vergine d'oliva. Condite il caprino con olio, sale e pepe, mescolando vigorosamente per creare una crema liscia e omogenea. In un padellino antiaderente, versate zucchero e olive (ben lavate ed asciugate). Se alcune olive presenteranno il loro picciolo, non toglietelo, saranno molto più graziose. Preparate un foglio di carta forno cosparso di zucchero semolato. Caramellate le olive per pochi istanti nello zucchero e disponetele sulla carta forno, cospargendole di zucchero quando ancora il caramello è morbido e colloso. Fatele raffreddare per qualche minuto. Munitevi di tazzine, cucchiai o piattini per fingerfood ed iniziate disponendo uno strato di crumble. Proseguite con il caprino, a quenelle o mediante sac à poche. Terminate con qualche granello di crumble, gocce di olio extra vergine e l'oliva candita.

Buon assaggio,


M.

mercoledì 24 settembre 2014

Della serie E' STAGIONE: Tortino di melanzane di melanzane, patate e prosciutto

Buongiorno a tutti,
lo ammetto, sono circondata da melanzane: una volta nello sformato (la ricettina la trovate QUI), altre alla griglia, spessissimo tagliate a dadini e infornate con timo, un pizzico di sale e, per i buon gustai, un pochino di aglio. Oggi prepariamo insieme un tortino goloso che trovo perfetto anche come schiscetta (basterà non sfromarlo!).
L'ingrediente principale è sempre la mia amica melanzana, sì proprio lei che, purtroppo, presto ci lascerà per fare spazio agli ortaggi della stagione autunnale.
Una ricetta che è nata un po' per caso, con due patate bollite a disposizione e poche idee per la cena.




INGREDIENTI per due tortini:

Una melanzana di quelle dalla forma lunga
un paio di fette di prosciutto cotto
patate bollite, se grandi ne brasano due altrimenti farei quattro piccole
parmigiano
pepe



PREPARAZIONE: iniziamo sempre dalle melanzane che tagliamo a rondelle e che mettiamo in forno senza condimenti a 220 gradi per una quindicina di minuti.
Nel frattempo schiacciamo le patate, aggiungiamo il prosciutto a pezzettini, parmigiano a piacere e qualche macinata di pepe a gusto. Il tocco in più? Provate a sostituire il prosciutto cotto normale con quello di Praga, credo che un tocco di affumicato in questa ricetta sia perfetto.
Ungete due cocottine o, semplicemente, due pirottini di alluminio. Disponete le fettine di melanzana fino a ricoprirli completamente. 
Riempite con le patate e il prosciutto pressando leggermente il composto.
Per creare una crosticina squisita io uso parmigiano e pepe.
In forno per 15-20 minuti, il tempo di scaldare e fare compattare tutto il tortino.

Sformare con cura.


Buon assaggio, 

F.





martedì 23 settembre 2014

Della serie È STAGIONE: Muffins all'uva fragola

Buongiorno a tutti!
Niente è più di stagione di un bel grappolo d'uva matura. Spesso l'uva viene snobbata come ingrediente per le nostre ricette, catalogata come frutto da tavola e da vino. In realtà esistono varietà di uva davvero profumate e aromatiche, perfette per confetture, per contrastare con dolcezza selvaggina e carni saporite, per arricchire torte e crostate. Un esempio su tutti? L'uva fragola, o uva americana che dir si voglia. Importata dal Nord America nei primi decenni del 1800, oggi in Italia è prodotta quasi esclusivamente per consumo famigliare. Nella nostra zona è molto diffusa, soprattutto sulle colline di Suno, in provincia di Novara. Chilometro zero e di stagione: quale combinazione migliore? La ricetta di oggi profuma di vendemmia e di infanzia: i bambini adorano questa varietà di uva, io stessa da piccola ne "prendevo in prestito" enormi grappoli dal ristorante accanto casa. Vi presento i miei dolcetti di fine estate: morbidissimi muffins viola (niente coloranti, la buccia tinge tantissimo e il colore permane in cottura) all'uva fragola. 


INGREDIENTI per 12 muffins

400 gr di uva fragola (americana) ben matura
250 gr di farina "00"
100 + 150 gr di zucchero
70 gr burro
1 uovo
100 ml di latte
1/2 bustina di lievito vanigliato
un pizzico di sale 





PROCEDIMENTO

Lavate e sgranate i grappoli d'uva. Versateli in una pentola insieme ad un paio di cucchiai d'acqua. Fate sobbollire per una decina di minuti, schiacciando gli acini. Aggiungete 150 grammi di zucchero e continuate a cuocere a fuoco medio, mescolando, per altri 10-15 minuti, o comunque fino a completo scioglimento dello zucchero. Filtrate il composto con un colino, per eliminare bucce e semini, piuttosto fastidiosi. Otterrete una salsa viola scuro della consistenza della passata di pomodoro. Fate raffreddare.
Nel frattempo preriscaldate il forno a 180º. Foderate con dei pirottini i fori della teglia da muffins, oppure, semplicemente, imburrate ed infarinate. Montate con le fruste elettriche il burro ammorbidito con i restanti 100 grammi di zucchero, fino ad ottenere una crema spumosa. Sbattete per pochi secondi l'uovo (albume e tuorlo) con il latte. Unite il composto liquido, ed un pizzico di sale, alla crema di burro, montando con le fruste per amalgamare il tutto. Incorporate farina e lievito, setacciando. Versate nel composto la salsa all'uva, avanzandone una cucchiaiata e mescolando bene. Riempite gli stampi lasciando un bordo di mezzo centimetro. Terminate con un cucchiaino di salsa, che mescolerete leggermente e sulla superficie dell'impasto. Con la cottura (25 minuti circa), la copertura dei muffins assumerà un aspetto "marmellatoso"! 
Consumate a temperatura ambiente, decorando con degli acini di uva fragola fresca e, a piacere, zucchero a velo.

Buon assaggio,

M.

mercoledì 17 settembre 2014

Orecchiette con champignons, gallinella di mare e ricotta salata

Buongiorno!
Amo gli abbinamenti insoliti e mi piace stupirmi assaggiando accoppiate che mai avrei pensato potrssero funzionare. In questa ricetta ho voluto sperimentare l'incontro di due sapori diametralmente opposti, e il risultato non ha deluso le mie aspettative: funghi champignon e gallinella di mare. E in barba a chi afferma che il formaggio con il pesce fa a cazzotti, via libera alla ricotta salata. Ovviamente vaccina, quella di capra o pecora sarebbe stata davvero invadente, coprendo i sapori delicati del sugo. Appuntatevi gli ingredienti e provate questo trionfo di sapori! 


INGREDIENTI per 4 persone

350 gr di orecchiette 
4 piccoli filetti di gallinella 
10 champignons freschi
1 pomodoro "cuore di bue" 
ricotta salata a piacere
vino bianco q.b.
1 mazzetto di prezzemolo
2 spicchi d'aglio
peperoncino 
olio e.v.o.
sale q.b.



PROCEDIMENTO

in una pentola antiaderente unta con un filo d'olio, cuocete i filetti dalla parte della pelle, salandoli leggermente. Una volta diventati bianchi, sfumateli con il vino bianco e fate evaporare. Togliete dal fuoco e lasciate intiepidire. Nel frattempo lavate i funghi, ma solo leggermente per non impregnarli d'acqua. Aiutatevi con una spazzolina per rimuovere i residui di terra e rimuovete la parte finale del gambo. Tagliate a cubetti ed avanzatene alcuni interi, che affetterete finemente e lascerete crudi. Saltate i funghi a cubetti con olio, aglio, peperoncini e un pizzico di sale. Dopo circa 15 minuti saranno perfetti e potrete aggiungere abbondante prezzemolo fresco tritato. Ora i filetti di gallinella saranno tiepidi e potrete ricavarne la carne, eliminando pelle e lische eventuali. Unite il pesce ai funghi e ad una dadolata finissima di pomodoro. Saltate per pochi minuti. Lessate le orecchiette in acqua salata. Quando saranno al dente, tuffatele nel vostro sughetto, aggiungendo prezzemolo a piacere. Impiattate con una pioggia di scaglie di ricotta e le fettine di funghi crudi che avete messo da parte, in modo da dare freschezza e croccantezza al vostro delizioso primo piatto.

Buon assaggio,

M.

lunedì 15 settembre 2014

Della serie È STAGIONE: little mushrooms pies, ovvero, crostatine ai funghi

Buon inizio settimana!
Oggi ho sfornato per voi questa ricetta fresca (anzi, calda) di stagione. È ispirata ai classici pasticci inglesi, quelli che nei gialli di Agatha Christie (la mia ossessione) compaiono di tanto in tanto sui tavoli di qualche ristorantino. La mia è una versione decisamente meno elaborata ma davvero appetitosa, pronta in singole porzioni, davvero graziose. Appena romperete la copertura di croccante pasta brisè non potrete resistere al profumo dei funghi fumanti. Acquilina in bocca? Correte a prepararli! Ma un passo alla volta, prima guardate come ho fatto! 


INGREDIENTI per 4 crostatine

Per la pasta
200 gr di farina "00"
60 gr di burro
50 ml di acqua 
1 cucchiaino raso di sale

Per la farcia
150 gr di funghi (io ho utilizzato porcini e prataioli)
1 mazzetto di prezzemolo
100 gr di pancetta affumicata
100 gr di brie
1 cucchiaio di Parmigiano 
2 spicchi d'aglio
sale e pepe q.b.

1 tuorlo per spennellare le crostatine 


Iniziate con la pasta! Lavorate farina, sale e burro freddo, fino ad ottenere tante briciole di impasto. Aggiungete a poco a poco l'acqua, lavorando energicamente per ottenere una palla liscia ed omogenea. Fatela riposare in frigorifero per mezz'ora. Nel frattempo preriscaldate il forno a 200º, pulite i funghi e tagliateli a fettine. Rosolateli in padella con pochissimo olio, pancetta e aglio. Salate. Incorporate ai funghi il parmigiano, il brie a pezzetti e del prezzemolo fresco tritato, mescolando bene per amalgamare gli ingredienti. Imburrate ed infarinate delle tegliette da tartelletta. Stendete la pasta ad uno spessore di mezzo centimetro e ricavatene delle coppie cerchi a misura: uno per la base dei tortini e uno per ricoprirli. Disponete la base nella teglietta, bucherellatela con una forchetta, depositatevi un cucchiaio colmo di ripieno e richiudete sigillando i bordi con cura. Incidete la copertura in modo da far fuoriuscire l'umidità e spennellate con tuorlo sbattuto. Infornate per circa 30 minuti, controllando la cottura. 
Buoni sia caldi, che a temperatura ambiente.

Buon assaggio,
M.


venerdì 12 settembre 2014

Pollo al curry light con grani di konjac


Buongiorno a tutti, 
oggi mi metto un pochino a dieta, ma non troppo: no, non sono disposta a rinunciare al gusto!
Prepariamo un secondo piatto saporito, colorato e dal sapor d'oriente! La vostra cucina profumerà di spezie e porterete in tavola una delizia tutta light!

INGREDIENTI:
- un petto di pollo
- una confezione di yogurt greco 0% di grassi (solo a leggere la sua etichetta mi sento più in linea!)
- curry 
- peperoncino
- cipolla, ma davvero pochissima (va bene anche quella tritata essiccata), due cucchiaini
- olio e.v.o
- sale
- grani di konjac, li potete trovare nel reparto etnico (io li compro all'esselunga!) 
- potrebbe rendersi necessario un cucchiaio di farina.



PREPARAZIONE:
Tagliate il petto di pollo in bocconcini piccoli e disponeteli in una ciotola: versate il curry, tanto da colorare la carne. Massaggiateli per qualche minuto così da insaporirli per bene.
In una padella, un filo d'olio e un paio di cucchiaini di cipolla tritata: mi raccomando di non abbondare d'olio (altrimenti addio "light") e, soprattutto, di non fare bruciare la cipolla.
Fate rosolare il pollo, una volta sigillata la carne versate  il contenuto di un vasetto di yogurt greco magro.
Aggiungete il curry fino ad ottenere un colore giallo e l'intensità di sapore che più vi piace. Se necessario aggiustate di sale e se volete un risultato più piccante non dimenticate il peperoncino.
Cuocete a fiamma bassa fino alla completa cottura del pollo.
Lo yogurt greco è bello denso e cremoso ma, se dovesse risultare una salsa troppo liquida, sarà sufficiente aggiungere mezzo cucchiaio di farina.
I grani di konjac saranno il vostro contorno leggero: hanno pochissime calorie e le sembianze del riso. Risciacquateli con cura e scaldateli in padella: nella foto sono divisi dal pollo ma saranno più buoni se insaporiti dalla salsa al curry.





Buon assaggio, 
F.

giovedì 11 settembre 2014

Lè Ris - è Riso!: a cena con le mondine!

Buongiorno!
Il locale di cui vi parlo oggi è qualcosa di davvero unico e particolare, e dal nome se ne può intuire il motivo. Per chi come me ama il riso in ogni sua declinazione, è una vera Mecca, ma ad Invorio (No). A Lè Ris, ad esclusione di antipasti e dolci, il menù è composto unicamente da risotti, divisi per genere: di terra, di mare, vegetariani, classici e speciali.
Niente secondi. A molti potrà sembrare un terribile oltraggio, ma credetemi, non ne sentirete affatto il bisogno! Risotti cremosi e mantecati a dovere, serviti in casseruole con coperchio, ottimo accorgimento per consentirvi di gustare la vostra pietanza un poco alla volta con la certezza che la restante dose rimarrà ben calda. In più, potrete assaggiare anche il risotto scelto dagli altri commensali. Quindi, più si è meglio è! Ma adesso veniamo alla parte più importante: cosa abbiamo ordinato (io, la mamma e il papà)?
Per cominciare, l'antipasto della mondina: terra, vegetariano e mare/lago. Un tris di portate con assaggi davvero curati e misurati, fattore positivo considerando che il pezzo forte è il risotto.
La portata di terra è composta da salumi del territorio e tomino fresco piccante.


La seconda portata? Quella vegetariana, la mia preferita in assoluto: gateau di patate, broccoli e porri, quiche alle verdure, piccola parmigiana di melanzane e peperone con formaggio cremoso alle erbe. 


Il tris si conclude con la portata di mare/lago, con persico in carpione, insalatina di totani e cozze e tartellette alla spuma di tonno. Tutto molto gradevole, ma la portata che forse ho apprezzato meno.


Su consiglio dello staff abbiamo ordinato in aggiunta anche un antipasto autunnale composto da speck, crostoni di pane all'olio e porcini trifolati. 


Antipasto della mondina a 10 euro, antipasto autunnale 8 euro. 
Ma parliamo dell'ospite d'onore della serata, il primo: tre risotti diversi, che ho avuto la possibilità di assaggiare, con mio sommo piacere.
Ho scelto un risotto al vino rosso e toma del Mottarone, delizioso e dalla mantecatura cremosissima. 


La scelta di mio papà è ricaduta su un risotto alla pescatora: un soffritto delizioso a monte, e il pesce ben presente, non soltanto un'idea, come ahimé, spesso accade. 


Risotto speciale per la mamma: riso venere con crema allo zafferano, rucola e gamberi flambati al Cognac. Questa volta non in pentola ma servito nel piatto: presentazione davvero invitante e piena di colori! 
Nonostante la dose fosse inferiore rispetto agli altri due risotti, anche in ragione del pregio degli ingredienti impiegati, la porzione era comunque adeguata. Abbondanti invece quelli in pentola (circa due belle porzioni). 


Nell'ordine, 8, 9 e 12 euro.
Per concludere in bellezza, ma in leggerezza, una coloratissima tagliata di frutta: pesca, anguria, ananas, melone, fragole e mirtilli. Unico neo: lo zucchero a velo, un po' anni '80-90, senza nostalgia alcuna. Un peccato coprire i frutti di bosco. 


Adesso veniamo alle poche critiche.
La chiarezza nell'esporre il menù/carta dei vini, non è di casa. Trovo fondamentale specificare come si possa scegliere di avere un'unica portata delle tre incluse nell'antipasto, ovviamente in dose maggiore, dettaglio fatto presente ai commensali del tavolo accanto al nostro all'atto della spiegazione del menù. Purtroppo avevamo già ricevuto la prima portata, ce ne ricorderemo la prossima volta! Altro piccolo errore: la voce "vino della casa" inserita in menù. Alla richiesta di un quarto di vino rosso ci viene specificato che nel ristorante non è disponibile vino non in bottiglia. Difetto non da poco considerando che se si è in due una bottiglia potrebbe essere eccessiva. In ogni caso, al di là delle politiche adottate dal ristoratore, per maggiore chiarezza ritengo sia buona cosa eliminare la dicitura "vino della casa", o il commensale al quale ne viene notificata la non disponibilità si sentirà obbligato ad ordinare una bottiglia intera. Ultimo accorgimento: inserire in carta l'offerta di birre artigianali, tra cui una birra di riso (idea originale), piuttosto che relegarle su un tavolino in un angolo del locale: non tutti le notano.
Tralasciando questi piccoli scivoloni, sicuramente non abituali, posso affermare che Lè Ris entra di diritto a far parte dei miei locali preferiti in zona. È uno di quei posticini un po' diversi, quando si vuole cambiare rotta rispetto alla classica pizza ma senza incappare in prezzi eccessivi e senza, comunque, rinunciare ad un ambiente raffinato, ricco di piacevoli richiami fotografici a risaie e mondine. Un luogo tranquillo e a tratti vintage, perfetto, ad esempio, per una cenetta a due (messaggio ricevuto?).

Una piccola galleria fotografica tutta dedicata alle mondine!


BIGLIETTO DA VISITA

Lè Ris - è riso! 
Via Vergante 112
28045 Invorio (No) 
chiuso il martedì

Sono stata a Lè Ris sabato 30 agosto 2014.
A presto, 

M.

mercoledì 10 settembre 2014

Della serie E' STAGIONE : sformato di melanzane e riso venere

Oggi diamo il via alla nuova serie "è di stagione", sono quasi sicura che diventerà la mia preferita. Pubblicheremo ricette in cui l'ingrediente principale è rigorosamente di stagione. Perché? Perché i prodotti quando sono consumati nella stagione giusta sono più buoni e costano meno.
Inizio la serie con un piatto di cui vado matta: lo sformato di melanzane! Sono di stagione ( e lo conferma il fatto che arrivano direttamente dall'orto di mio nonno!) sia le melanzane, che saranno la gustosa copertura di questo timballo goloso, che le zucchine, ingrediente protagonista, insieme al riso venere, all'interno del ciambellone.

A proposito di zucchine, vi lascio il link della ricettina che ho pubblicato qualche giorno fa: cliccate  QUI per le zucchine ripiene di ricotta e parmigiano. Anche questa è un'idea "di stagione", saporita e low-cost!

Lo sformato di melanzane è un piatto che fa la sua bella figura, adatto anche ai vegetariani e con un occhio di riguardo per la linea!



Meglio cominciare con la lista degli INGREDIENTI:

Melanzane: 3 di quelle dalla forma allungata
Riso venere, sì quello nero: facciamo 250 grammi
Mozzarella: una, va benissimo quella light
Zucchina: una, non troppo piccola
Pesto: 3 cucchiai 
Olio extra vergine di oliva
Sale, pepe e parmigiano a piacere.



PREPARAZIONE: tagliate con l'ausilio di una mandolina, facendo ben attenzione a non affettarvi le dita, le tre melanzane nel senso della loro lunghezza.
Disponetele su una placca  coperta di carta forno, infornatele e lasciatele cuocere per una quindicina di minuti a 220 gradi. Questa è un'operazione che potete fare anche la mattina per la sera senza problemi.

Lessate il riso venere in acqua salata per quindici minuti, in realtà il riso che ho usato ne richiedeva almeno 18 ma non c'è da preoccuparsi: ultimerà la cottura in forno.
Tagliate una zucchina in cubetti piccoli piccoli e fate altrettanto con la mozzarella.
Unite il riso alle zucchine e alla mozzarella e condite con il pesto: questa è un'ottima idea per un'insalata di riso gustosa, ideale anche come schiscetta!

Prendete il vostro stampo e ungetelo, senza esagerare, con olio extra vergine di oliva. Copritelo con cura con le melanzane precotte in forno e riempitelo con il riso condito. Pressate leggermente per compattare al meglio.
Ho coperto anche la parte superiore dello stampo (una volta sformato il timballo sarà la base) con le melanzane e per renderle croccanti e saporite ho aggiunto pepe macinato sul momento e una spolverata di parmigiano (adorerete la crosticina che si formerà!).


Infornate per una mezzoretta a 180 gradi. Lasciate intiepidire qualche istante prima di capovolgere lo stampo per sformare il vostro capolavoro!

Buon assaggio di stagione,

F.








martedì 9 settembre 2014

Della serie "LO FACCIO IO": Le tortine di carote che divoravo da bambina!

Da piccola erano una colazione immancabile. Da grande, un dolce sfizio da togliersi quando ci si vuole coccolare ed il clima è da film e coperta. Che siano quelle buone e famose che troviamo al supermercato, che siano quelle ancora più buone, sane e belle, perchè fatte con le nostre mani, c'è sempre posto per una tortina alle carote. Ricordo ancora quando da bambina le divoravo guardando Heidi e Anna dai capelli rossi. Oggi, con qualche torta più o meno ben riuscita alle spalle, sono pronta per condividere con voi la ricetta definitiva per preparare quelle piccole delizie, frutto di tentativi e modifiche. Gli ingredienti sono gli stessi della famosa merendina, ma si percepiscono molto di più. Amando l'abbinata mandorle-carote, ho deciso di non frullarle eccessivamente, con l'intento di renderle ben riconoscibili e a tratti croccanti.
Prendete nota!


COSA HO UTILIZZATO per per preparare 10 tortine?
100 gr di farina "00"
50 gr di burro
1 uovo
70 gr di zucchero
3 carote
200 gr di mandorle sgusciate
1/2 arancia
1/2 limone
1 cucchiaio scarso di miele
1 cucchiaino raso di lievito
1 cucchiaino di essenza di zagara-fiori d'arancio (a piacere)
1 pizzico di sale 
zucchero a velo per guarnire (se vi piace)



COME HO FATTO?
Ho preriscaldato il forno ventilato a 170º. Ho sbucciato le carote e le ho tritate finemente insieme alle mandorle all'interno del frullatore. Ho montato il burro ammorbidito con lo zucchero ottenendo una crema soda ed omogenea. Ho continuato a montare aggiungendo l'uovo (sia tuorlo che albume). Quando il tutto ha raggiunto una consistenza cremosa ed un colore giallo chiaro, ho incorporato la buccia di mezza arancia e di circa un quarto di limone e l'essenza di zagara. Ho mescolato bene ed ho iniziato ad aggiungere mandorle e carote, amalgamando energicamente con un cucchiaio di legno. Ho setacciato la farina con il lievito, a poco a poco, ed alternandola al succo di mezza arancia e mezzo limone, in modo da ammorbidire l'impasto ed agevolarne la lavorazione. Infine, ho aggiunto un pizzico di sale e ho mescolato per pochi secondi. Ho riempito per metà 10 stampi per muffins in silicone e ho cotto in forno per circa 40 minuti. È buona norma controllare la cottura di tanto in tanto. Le vostre tortine saranno pronte quando avranno raggiunto un color dorato scuro quasi marroncino. Proprio come quelle originali, fuori saranno scure e dentro soffici e chiare. Fatele raffreddare prima di divorarle! Magari davanti ad un bel film della Walt Disney! 
Buon assaggio,
M.