mercoledì 30 aprile 2014

HARU Japan fusion restaurant: concentrato d'oriente a Varese

Mi piacciono i sapori di casa ma sono troppo curiosa per resistere ai sapori di culture lontane. Adoro la cucina italiana ma sono terribilmente affascinata da quella orientale, che sia giapponese, thailandese o vietnamita.
Oggi vi porto a Varese per fare un salto in Asia, non ho perso il senso dell'orientamento: è tutto vero!
Si chiama HARU ed è un ristorante etnico specializzato in cucina giapponese e fusion, tanto che troverete spunti tratti dalla cucina cinese, da quella thai e quel tocco piccantino della cucina vietnamita.
L'ambiente è minimal e prima di curiosare nel menù ho già ordinato una teiera di tè verde che mi accompagnerà per tutta la cena.
Siamo Luca e io e scegliamo piatti diversi, così da poter assaggiare più sapori.
I prezzi non sono alti: per la cucina giapponese in linea con quelli di altri ristoranti non all you can eat, per quanto riguarda la cucina fusion più alti di quelli di un ristorte cinese ma comunque contenuti e più che giustificati dalla qualità dei prodotti.
Un antipasto da provare sono le goma wakame: si tratta di alghe piccanti con qualche semino di sesamo. A prima vista sembrano degli spaghettini gommosi (come le caramelle!), in realtà hanno una consistenza curiosa e un sapore ottimo.


A proposito di temaki: il temaki è un conetto d'alga riempito nei più svariati modi. Qui da Haru posso consigliarvi il Miura con riso, insalata, philadelphia e salmone cotto. Lo preferisco a molti atri che tra gli ingredienti contengono la maionese!
Prezzo: cinque euro.


Passiamo al salmone roll: questa è la soluzione per chi non ha voglia di gonfiarsi troppo di riso per sushi perché questo roll non lo contiene. E' di sicuro il mio preferito perché io amo il salmone e questi bocconi sono da trasalire: sono riempiti con un pezzettino di philadelohia, cetriolo crudo tagliato a fettine e uova di salmone. Il prezzo dovrebbe essere di circa 10 euro.



Dimmi latte di cocco e gamberi e di sicuro ti scelgo, cara la mia zuppa! Mi sono lasciata affascinare da questo piatto da quando ho letto gli ingredienti sul menù e devo dire che non mi ha deluso. Si tratta di una zuppa piena di contrasti: la dolcezza del latte di cocco, il sapore deciso delle spezie, il piccante del peperoncino, i gamberetti a dirigere i lavori.
Io l'ho trovata deliziosa! Il prezzo, non vorrei dire una sciocchezza, potrebbe aggirarsi intorno ai sette euro.


Spaghettini di soia per Luca: con gamberetti e verdure sono sempre vincenti tanto che mi è venuta voglia di tirare fuori il mio wok e cimentarmi in piatti molto simili! 
(Non ricordo il prezzo ma credo che possa oscillare dai cinque ai sette euro).


Per finire un piatto che ci ha consigliato una cameriera gentilissima (anche perché quando ho beccato un pezzo di peperoncino della zuppa mi ha prontamente soccorsa!): il sandwich!
Riso, avocado, salmone crudo e philadelphia tagliati in quattro triangolini panati di pam-panko.
Io sono sempre un po' titubante con panature e tempura varie, in questo caso posso dire che mi ha convinta al cento per cento: freddo e morbido l'interno, tiepido e croccante l'esterno. Da provare.
Il prezzo, 10-12 euro.



Torno alla realtà, alla mia scrivania: questo piccolo viaggio in oriente mi ha rigenerata ma devo tornare, ahimè, ai miei libri!
Un ristorante tutto da provare e scoprire, vi lascio il biglietto da visita:


HARU JAPAN FUSION RESTAURANT
Via Cavour 22
21100 Varese
Tel: 0332 281492

A prestissimo, 
F.
(Sono stata da Haru venerdì 4 aprile 2014).
(Mi scuso per la scarsa risoluzione delle immagini).

martedì 29 aprile 2014

Biscotti Grandi, grossi e croccanti

La fame per me è uno status semi-permanente, tanto che ho pensato bene di adottare una classificazione dei tipi di fame che mi assalgono. Oltre a fame fresca, salata, dolce, spazzatura, burrosa e cruda, ho inserito di recente quella fame che le trascende un po' tutte, e comprende dalle carote pulite e mangiate direttamente sul lavello della cucina, ai cereali integrali, passando per pesche noci e gambe del tavolo. Lei è la fame croccante, una delle più irresistibili in quanto non va ad appagare solo lo stomaco, ma anche l'udito, con quel suono celestiale di "crock" e "crunch". Proprio per saziare questo mio bisogno senza sentirmi in colpa, ho preparato dei biscotti croccantissimi e leggeri, molto profumati e ideali per iniziare la giornata a suon di "crock"!  



           

INGREDIENTI per 10 biscotti grandi

1 bicchiere di fiocchi d'avena (circa 150 grammi)
100 gr di pistacchi sgusciati
60 gr di zucchero di canna
scorza di 1 arancia
scorza di 1 limone
2 albumi
70 gr di farina "00"
1/2 cucchiaio di olio di semi
1 cucchiaino di lievito per dolci




Preriscaldare il forno ventilato a 180º.
In una ciotola capiente, amalgamate i fiocchi d'avena con i pistacchi tritati finemente, lo zucchero di canna e la scorza degli agrumi gatuggiata. Aggiungete la farina e il lievito setacciati insieme, l'olio di semi, e mescolate bene. Incorporate gli albumi, amalgamando con cura.
Formate delle palline di impasto che andrete a schiacciare e modellare con l'aiuto di poca farina, formando una decina di biscotti. Disponeteli ben distanziati sulla placca coperta di carta forno e cuocete per 30-35 minuti. Fate riposare per 10 minuti nel forno aperto. Divorateli a temperatura ambiente.

Buona giornata,

M.

lunedì 28 aprile 2014

della serie SCHISCETTA: tortini integrali con broccoli e cavolfiori

Sempre solidali con chi pranza lontano da casa, oggi una proposta diversa dalla solita insalata, dal solito panino, dal trancio preso alla panetteria più vicina: tortini integrali alle verdure, quali? Broccoli e cavolfiori.
Un piatto che potete preparare la sera prima e che è buonissimo anche freddo, l'ideale da mangiare nel parchetto davanti alla mia università (e in qualsiasi altro parchetto!).
Una ricetta molto pratica perché non vi dovrete impegnare in misurazioni con bilance e misurini, in questo caso è sufficiente il vasetto dello yogurt!


INGREDIENTI (per sei tortine):
  • Un vasetto di yogurt. Io ho scelto quello magro perché avevo a casa solo quello, se preferite potete usare quello intero. Naturalmente, in ogni caso, si deve trattare di yogurt bianco! 
  • due uova;
  • un terzo di vasetto di olio d'oliva;
  • un vasetto di farina integrale;
  • mezzo vasetto di fecola di patate;
  • mezza bustina di lievito;
  • uno spicchio d'aglio;
  • sale e pepe q.b.
  • le vostre spezie e semi preferiti (oltre al pepe ho aggiunto la curcuma e semi di senape).
  • Verdure, quelle che più vi piacciono: per me broccoli e cavolfiori (se ne avete di freschi ottimo, altrimenti vanno benissimo anche surgelati). Non riesco a dirvi una quantità precisa, scegliete in base a quanto "verduroso" vorrete il risultato. 



PREPARAZIONE:
Riempite una pentola d'acqua, aspettate che vada in ebollizione. Salate l'acqua a piacere e sbollentate broccoli e cavolfiori. Non devono essere eccessivamente cotti: li dovremo passare in padella e poi continueranno a cuocere anche in forno.
Una volta sbollentati, rosolateli in padella con un filo d'olio extra vergine di oliva e uno spicchio d'aglio: è una questione di qualche minuto. Ma quanto è buono il profumo dell'aglio? Se alcune verdure sono troppo grandi tagliatele.
Torniamo a noi: spegnete il vostro fornello e dimenticatevi delle verdure perché ci dobbiamo dedicare ad altro!
In una terrina versate tutto lo yogurt. Lavate subito il vasetto perché vi serve per le misurazioni! Aggiungete le uova e l'olio e iniziate a frullare. Piano piano incorporate la farina, il lievito e la fecola di patate.
Salate e pepate per benino. Io ho aggiunto tre cucchiaini di curcuma e altrettanti di semi di senape. Ogni altra aggiunta o modifica sarà dettata dal vostro gusto e dalla vostra fantasia.
Unite al composto le verdure e versatelo in sei pirottini di alluminio.



Forno a 180 gradi per venticinque minuti circa. 
F.

venerdì 25 aprile 2014

Una soffice coccola: i pancakes del cuore

Mettiamo che è domenica, mettiamo che ti svegli alle 11:30, mettiamo che la fame incalza ma non si pranza fino all'una. Oppure, semplicemente, è un giorno qualsiasi e hai voglia di dolce, indipendentemente dall'ora. A me capita di continuo, un angolo del mio cervello chiama "cioccolato e consistenza soffice", e la mia dispensa risponde "cracker". Che siano le 6 del mattino oppure le 5 del pomeriggio non ha importanza: la fame è fame e finché non ottengo ciò che voglio non posso dire di aver ingranato. Bene, basteranno 5 minuti 5, e pochi ingredienti, per una colazione/merenda gustosa, energetica (ottima in periodo esami) e senza grassi, semplice come piace a noi! Inoltre, il cioccolato superstite dalla Pasqua potrà tornarci utile!




INGREDIENTI per 4 pancakes

2 uova
50 ml di latte scremato
1 banana matura
2 cucchiai di cacao amaro in polvere
1 cucchiaio di zucchero
2 cucchiai di farina
30 gr di cioccolato (io ho usato un fondente, ma la scelta sta a voi!)
1 puntina di cucchiaino di lievito per dolci
olio di semi per ungere la padella

una piccola padella antiaderente di qualsiasi forma




Sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete il latte e mescolate bene. Schiacciate bene la banana all'interno del composto. Incorporate cacao, farina e lievito setacciati, amalgamando con cura. Spezzettate il cioccolato ed aggiungetelo al composto. Mescolata finale e ci siamo! Ungete leggermente la padellina, rimuovendo l'eccesso con della carta assorbente. Versate la crema creando uno strato di circa un centimetro. Cuocete per pochi minuti per lato, controllando costantemente la cottura. Servite con del cacao in polvere.



M.








giovedì 24 aprile 2014

Mini Cheesecake #olivenere #sesamo #salame



Mettiamo il caso di un aperitivo, mettiamo il caso che io sia un’amante degli aperitivi. Aspetto da non trascurare? Un po' di originalità per non annoiare con il cibo, per il resto ci penserà della buona musica. Prepariamo delle mini cheesecake salate: guardate nel frigorifero e lasciatevi ispirare. Io ho scommesso su sesamo, olive nere e salame e ho il presentimento che sarà un trio vincente!
Niente di complicato perché non mi piace complicarmi la vita: deve ancora essere provato il caso in cui la semplicità non abbia ripagato.

INGREDIENTI (per 5 tortine): 
  • 150 grammi di grissini al sesamo (vanno benissimo anche cracker, tuc, wasa, non ho mai provato con dei taralli ma se qualcuno ci prova mi faccia sapere!) 
  • 30 grammi di burro 
  • 150 grammi di formaggio spalmabile 
  • Un foglio di colla di pesce 
  • 80 grammi di panna fresca 
  • Metà barattolo di olive nere denocciolate. 
  • N° 6 fette di salame Golfetta 
  • Una patata  
  • Un cucchiaino di senape in grani 
  • Sale e pepe

Prima di tutto? Preparate una patata bollita (tagliatela a pezzetti e cuocerà prima).
Prendete i grissini e sminuzzateli, tritateli, insomma, fateli a pezzi come se aveste dei conti in sospeso con loro. Non siate troppo perfettini: la perfezione è sopravvalutata ma un giretto nel frullatore non potrà che rendere giustizia!
Aggiungete il burro fuso precedentemente (il mio amico forno a microonde è bravissimo in questo; in alternativa a bagno maria).
Mischiate bene il burro con i grissini al sesamo e sistemate il composto in 5 pirottini di alluminio (quelli che si usano anche per i muffin), ben rivestiti al loro interno con pellicola per alimenti: un piccolo accorgimento che vi permetterà di sformarli facilmente una volta pronti. Metteteli in frigorifero: si meritano un po' di riposo.





Per la crema? Benissimo: lasciate ammorbidire la colla di pesce in acqua fredda per una decina di minuti. Nel frattempo tagliate le olive nere a pezzettini. Olive tagliate? Buttatele in una ciotola. Formaggio splamabile? Buttatelo nella stessa ciotola. Diventeranno grandissimi amici, soprattutto quando li lavorerete insieme fino a formare una morbida crema: diventeranno una cosa sola!
Dovrebbero essere passati dieci minuti, potete togliere la colla di pesce dall’acqua e farla sciogliere in poca panna calda (in sostanza: mettere a scaldare una piccola parte di panna, 2-3 cucchiai, quando è ben calda la togliete dal fuoco e fate sciogliere la colla di pesce ben strizzata). La restante panna va montata! 
Unite delicatamente alla crema di formaggio spalmabile e olive nere la panna in cui avete sciolto la colla di pesce. Dopo avere mescolato per benino aggiungete la panna montata: amalgamatela con movimenti delicati, dal basso verso l’alto. 
Riposino finito per la base che deve essere coperta con la crema alle olive. 
Mettete i pirottini in frigorifero: manca ancora qualcosa!

In ogni cheesecake che si rispetti c’è un topper, una glassa, una coulisse. E io non mi farò mancare proprio niente.
Prendete del salame Golfetta: specifico il nome perchè il Golfetta è un pò diverso dagli altri salami: si tratta di salame di prosciutto e la pasta è più adatta per crearne una mousse.
Nel frullatore: salame, una noce di burro, la patata bollita a pezzetti condita con olio extravergine di oliva, sale e pepe a gusto. 
Il tocco in più? Un cucchiaino colmo di senape. Tenetevi pronti con un pò di latte o, se ne avete avanzata, della panna liquida: potrebbe servire nel caso in cui il composto fosse troppo solido. Azionate il frullatore per un paio di minuti: Magia! Ecco pronta una mousse deliziosa che vi servirà per decorare le vostre piccole cheesecake. Il mio consiglio è quello di lasciare la mousse in una ciotola a parte e di adagiarla sugli sformati poco prima dell’ora X.




F.

mercoledì 23 aprile 2014

Della serie SCHISCETTA: Insalata in barattolo N°2

Ecco la seconda proposta per i vostri pranzi fuori porta, che voi siate studenti, lavoratori o amanti dei picnic. Un bel barattolo da marmellata non ermetico in questo caso andrà benissimo, si tratta di un'insalata piuttosto leggera che non prevede l'utilizzo di condimenti unti o molto liquidi quali olio e aceto. La mia idea nasce dall'amore per il farro, che ormai sostituisce il riso nei miei primi freddi. Il farro sta bene quasi con tutto, in questo caso lo vedrete abbinato a petali di prosciutto crudo, melanzana grigliata e una salsina allo yogurt davvero profumata.



INGREDIENTI

farro 
prosciutto crudo (ho usato il Parma)
3 fette di melanzana tonda
yogurt magro
erba cipollina
prezzemolo
pepe verde
sale
un filo di olio e.v.o per sgranare il farro (a piacere)

barattolo di qualsiasi forma o dimensione, dipende dalla vostra fame!



Per prima cosa lessate il farro in abbondante acqua salata. Affettate una melanzana tonda, salatela leggermente e fatele fare acqua per una mezzoretta. Grigliate la melanzana e conditela con un trito di prezzemolo e erba cipollina a piacere. In una terrina, insaporite dello yogurt con sale, pepe verde, prezzemolo ed erba cipollina tritati finemente. Quando il farro sarà cotto, scolato e raffreddato, potrete procedere stratificando la vostra insalata all'interno del vasetto. Prima il farro, poi il crudo ridotto in petali (non schiacciatelo, appoggiate le fettine delicatamente), la melanzana tagliata a dadini ed infine un bel cucchiaio di salsa allo yogurt. Abbiate cura di utilizzare un barattolo leggermente più capiente rispetto al volume degli ingredienti, in modo da poterli mischiare con facilità. 





M.

martedì 22 aprile 2014

E tu l'hai mai provata la MENTA "CIOCCOLATATA"?





Il titolo non è dei più seri ma di quelli che mi viene da ridere solo a pronunciarli, che vedo già il mio tavolo sporco, di quelli che mettono già allegria prima di prepararli, figuriamoci dopo!
Forse non è serio definirla una ricetta, ma un passatempo dolcissimo, una piccola attenzione per i vostri ospiti quando gli offrirete un tè o un caffè.






INGREDIENTI: 
  • Una piantina di menta (meglio due); 
  • Cioccolato: il vostro preferito! Io ho scelto una tavoletta di cioccolato bianco e una al latte; oppure, e' la soluzione che non ti aspettavi per impiegare le uova di Pasqua non ancora mangiate!
  • Un po’ di pazienza e molta forza di volontà nel resistere dal prendere il cucchiaino e mangiare quella bontà assoluta che è il cioccolato fuso! 

Prendete la vostra piantina, se ne avete due forse è meglio così non la spogliate di tutte le sue foglioline.
Staccate delicatamente le foglie dalla pianta. Scegliete voi quante! Non lavatele ma pulitele con cura. E’ meglio non lavare le foglie per non renderle eccessivamente umide: se sono umide il cioccolato si stacca.
Prendete una tavoletta di cioccolato, spezzatelo con le mani e mettetelo in una tazza che può andare nel forno a microonde. In alternativa potrete sciogliere il cioccolato a bagno maria.
Lasciatelo sciogliere per qualche minuto. Fate attenzione nel togliere la vostra tazza dal forno a microonde, o dalla pentola d’acqua calda, perché scotterà! 
Preparate su un tavolo da lavoro due fogli di carta forno.
Mescolate il cioccolato per verificare che non ci siano grumi e per abbassare la temperatura: basteranno due minuti!
Prendete le foglie dal gambo (di sicuro non si chiama gambo ma mi sfugge il nome tecnico!) e intingetele nel cioccolato. Se avete a disposizione delle pinze sarete più comode: io non ne avevo ma me la sono cavata comunque! Disponete le foglie “cioccolatate” in ordine, sui fogli di carta forno.
Lasciatele riposare in un ambiente fresco e asciutto per mezzora.



F.

lunedì 21 aprile 2014

Facciamoci un Moussito!

La primavera è arrivata da un pezzo. Storie di api, fiori, allergie e rigogliosi cespugli di menta pronti a finire in freschi bicchieri di mojito e te freddo con ghiaccio. La mia idea di oggi è davvero semplice e d'effetto, della serie "poca spesa, tanta resa": una mousse che ricorda il mojito, ribattezzata "moussito" per l'occasione. Niente di complicato, una spuma al lime e menta fresca con croccante zucchero di canna, a prova di palloncino (non è un dolce alcolico, prendetene e datene a tutti, bambini compresi).
Se la preparerete in vasetti da marmellata, potrete portarla con voi come degna conclusione ad un picnic, o come spuntino pomeridiano al lavoro, per l'invidia dei colleghi. E poi, diciamolo, i vasetti sono graziosi, danno quel tocco "fattoria" che non guasta mai, e soprattutto, se siete sazi, potete richiuderli e conservare la vostra mousse per un paio di giorni.
Vai con la ricetta!





INGREDIENTI per 4 persone


120 ml di panna liquida
3 lime grandi + mezzo per decorare
1 uovo intero 
1 tuorlo
80 gr di zucchero semolato
6 foglie di menta (più alcuna per guarnire)
4 gr di gelatina in fogli (solitamente 2 fogli)
zucchero di canna a piacere


                                   


Spremete i 3 lime, filtrate il succo, aggiungete le foglie di menta e fate riposare per una ventina di minuti. Nel frattempo montare a crema i tuorli con lo zucchero, a neve gli albumi e la panna. Questi ultimi due ingredienti andranno riposti in frigorifero fino al momento dell'utilizzo. Aggiungete al succo di lime la gelatina spezzettata, lasciandola in ammollo per pochi minuti. Versate il tutto in un pentolino e scaldate leggermente per sciogliere completamente la gelatina. Fate raffreddare ed aggiungete ai rossi montati a crema. Amalgamate per pochi secondi con le fruste elettriche. Incorporate la panna e gli albumi, mescolando dal basso verso l'alto per non smontare il composto. Versate la crema ottenuta nelle coppette/vasetti. Fate riposare in frigorifero per almeno due ore e decorate a piacere con foglioline di menta (graziosissime quelle più piccole), fettine di lime e zucchero di canna.



M.


venerdì 18 aprile 2014

Quest'anno gli auguri di BUONA PASQUA li faccio così!

Oggi non vi racconto di ristoranti, non cucinerò una ricetta nuova, vi propongo un'idea carina per dire "Buona Pasqua" alle persone a cui vogliamo più bene!
Si tratta di un regalo, un segnaposto, un piccolo scrigno di dolcezze. 
I materiali sono riciclati: le scatolette delle uova sono le protagoniste e vengono decorate con fiocchi e nastri di vecchi pacchetti regalo.
Ad ognuno il suo! Vi propongo tre varianti ma voi vi potete sbizzarrire con i colori che più preferite o quelli che più si addicono alla tavola che apparecchierete il giorno di Pasqua!




 








Come riempire le vostre scatoline? Io ho scelto i classici ovetti di cioccolato, se i destinatari sono dei bambini le uova kinder saranno più che apprezzate. Per i più creativi e i più golosi? Mini cupcakes o biscotti decorati.
Buona Pasqua a tutti, 
F.

giovedì 17 aprile 2014

La tavola di PASQUA: Tovaglioli che si credono conigli


Oggi niente cibo, sicuri che nelle vostre cucine torte pasqualine e carni succulente non mancheranno. Abbiamo deciso di augurarvi Buona Pasqua, tentando di porre rimedio al dilemma classico delle festività: come decoro la tavola?


Solitamente a Natale qualche rametto di agrifoglio e una manciata di pigne risolvono tutto, ma a Pasqua? Un centrotavola con i vostri fiori preferiti, belli colorati, sarà perfetto da abbinare a segnaposti e tovaglioli a tema. La puntata di oggi sarà dedicata proprio a questi ultimi! Dei graziosi coniglietti origami decoreranno la vostra tavola per la gioia di grandi e piccini, e realizzarli è davvero molto semplice. Potrete creare un "coniglio" più grande con il tovagliolo di stoffa abbinato alla tovaglia della tradizione, per poi aggiungere tanti coniglietti colorati sbizzarrendovi con i tovaglioli di carta. Scegliete toni primaverili e sgargianti, fantasie allegre ed il gioco è fatto!
Salvatevi la foto con tutti i passaggi e dilettatevi, in attesa della bellissima idea di domani, tutta dedicata ai segnaposto!



PROCEDIMENTO



1. aprite completamente un tovagliolo quadrato e piegatelo a metà

2. piegatelo nuovamente su se stesso per creare una striscia più sottile

3. ripiegate i due lati verso il basso, ottenendo una forma "a casetta"

4. fate la stessa operazione, ma dal basso verso l'alto, con i due lembi inferiori

5. ripiegate verso la fessura centrale gli angoli destro e sinistro, in modo da far incontrare i due lembi al centro. Ora avrete ottenuto un aquilone!

6. capovolgete il tovagliolo e ripiegate verso la linea centrale la punta inferiore

7. girate il triangolo ottenuto e piegate il lembo destro un pochino oltre la metà del triangolo

8. con delicatezza, inserite il lembo sinistro nella tasca del destro, modellando la carta/stoffa con le dita

9. girate il tovagliolo tenendo il pollice inserito nello spazio alla base e modellate le orecchie del vostro coniglietto, cercando di dividerle e di aprirle.



THE END



Che ne dite?

Buona, anzi, buonissima Pasqua a tutti voi,


M.

mercoledì 16 aprile 2014

HOSTARIA AL VECCHIO PORTICO: la mia cenetta romantica ad Arona

Tutta la settimana di corsa, pranzi e cene ad orari assurdi e adesso… ho bisogno di una cenetta romantica! Sulla falsa riga della pubblicità della Fiesta, vi racconto di un ristorante che è riuscito ad entrare tra i miei preferiti: Hostaria al vecchio portico.
Siamo ad Arona, siamo in un tavolino per due vicino alla finestra: sono le nove ma il lago si vede benissimo. La candela accesa sul tavolo e un menù interessante davanti agli occhi. La mia persona speciale con cui condividere sorrisi, sapori e l'imbarazzo di quando mi metto a fotografare i piatti con espressione inebetita!

BIGLIETTO DA VISITA:
Hostaria Vecchio Portico
Piazza del popolo, 14
28041 Arona -Lago Maggiore-
Tel. 0322 240108

PREZZO: intorno ai 40 euro a testa.

Siamo stati viziati da due piccoli appetizer: una cucchiaio di ricotta alla curcuma e un cubetto di una sublime torta di verdure. Il tavolo viene riempito da un cestino del pane strepitoso: pane fatto in casa per tutti i gusti, dai grissini alle focacce, da quello bianco a quello integrale.
Ci viene portato il menù e la carta dei vini: diverse le proposte, possibilità di vino al calice e di bottiglie piccole.
Scegliamo due antipasti di carne: per me insalatina di tonno di coniglio.

Tataki di chianina, rucola dell'orto, stracciata di robiola e salsa di senape e miele.
Euro 13.

Insalatina di tonno di coniglio, puntarelle, olive ammaccate. Euro 12.
Il consiglio prende le sembianze del tonno in un'insalata gustosa. La carne tenerissima, le puntarelle croccanti e piacevolmente amare. Qualche oliva mi porta la mente all'estate. Non ho nulla da dire e sono zitta: troppo impegnata a gustare un antipasto delizioso.

Pescato di mare del giorno (ricciola) con giardinetto di verdure di stagione. Euro 20.

Baccalà in olio cottura su vellutata di topinambur e cips. Euro 18.
Scegliamo due secondi di pesce: per me baccalà in olio cottura su crema di topinambur. Quello che ho assaporato è stato eccezionale ma una distrazione, o non so quale ragione, ha fatto sì che il mio piatto fosse incompleto: non era accompagnato dalle cips di patate viola, come illustrava il menù e come mi ha chiarito il cameriere.
Il baccalà era veramente gustoso: mi hanno spiegato che si tratta di una cottura attraverso la quale la temperatura raggiunta dall'olio fa si che il pesce non venga aggredito dai grassi e dal sapore del fritto. Delicatissima la crema di topinambur.
Sicuramente il piatto sarebbe stato più curioso e originale se accompagnato dalla croccantezza delle cips che avrebbero magistralmente contrastato la cremosità della vellutata e la consistenza morbida del pesce.

Crumble di mele verdi caramellate, gelato e crema inglese al calvados. Euro 10.
Un dolce buonissimo: a prevalere il sapore della mela, cotta e caramellata su un dischetto biscottato. Ad accompagnare gelato di riso e una crema inglese al calvados. 

Un ristorante romantico dove la gentilezza del personale e il sapore dei cibi la fanno da padroni e ci accolgono con disinvoltura.
I prezzi sono medio-alti, non tanto con riferimento ai secondi di pesce ma piuttosto con riferimento ai dessert e ad alcuni antipasti.
… ma i piatti sono buonissimi!
Per tante altre informazioni, date un'occhiata al SITO!

Mi stavo quasi dimenticando: è possibile scegliere un menù degustazione vegetariano/vegano a trentotto euro, un'ottima idea e una validissima alternativa proposta da Pino e Cocò.

(Quando sono stata qui? Giusto! Sabato 29 marzo 2014)

martedì 15 aprile 2014

La vecchia fornace: tradizione vincente non si cambia


Metti una domenica di sole, metti un compleanno da festeggiare, metti la fame di cose genuine, la voglia di contatto con la natura e di sapori tradizionali. I sapori che si ritrovano in quei piatti collaudati, perfezionati negli anni e proposti in un grazioso menu scritto a mano, diventando simbolo di un locale caldo, famigliare, accogliente. Un numero ristretto di proposte, garanzia di ricerca della massima qualità, disponibili alla carta come in un menu degustazione che comprende una decina di antipasti, primo, secondo, dolce e caffè (ottimo il rapporto qualità/prezzo, parliamo di 22 euro bevande escluse). Se si è un bel gruppetto, vi è la possibilità di assaggiare più primi tra quelli proposti. Note positive: la gentilezza e simpatia dei proprietari, Cinzia e Piero, che da quasi vent'anni portano avanti il loro progetto con passione e dedizione, affiancando all'attività di ristorazione, quella di allevamento e produzione. Il tutto, partendo da un'antica fornace di Maggiora (da qui il nome dell'agriturismo), ristrutturata e valorizzata mantenendo lo stile e i materiali originari, incastonata in un bellissimo paesaggio di collina con tanto di laghetto.

Ma passiamo al punto focale: il cibo. Cominciando dagli antipasti, si segnalano un tris di affettati di produzione propria: pancetta, salamino e lardo, accompagnati da focaccia fatta in casa, del bianco di tacchino con bagna freida (sottili fette di tacchino ricoperte dal tipico intingolo piemontese a base di acciughe, aglio ed olio extravergine d'oliva, in versione fredda), una terrina di fagioli bianchi con cipolla e peperoni rossi, delle fettine di quiche, crostoni caldi al lardo aromatizzato all'aglio. Ultimo dell'elenco, ma primo nella mia classifica personale (ormai da vent'anni), sformatino caldo di spinaci con crema di gorgonzola. Non siete soddisfatti? Niente paura, potete fare il bis.




gli antipasti

Tra i primi abbiamo scelto garganelli al ragù di agnello e paniscia (da me molto apprezzata in quanto delicata e primaverile, grazie alla ricchezza di verdure). 
I secondi ordinati spaziano dal carpaccio di bovino piemontese (produzione propria) con scaglie di Grana ed olio tartufato, al brasato (ricoperto dalla sua salsina) con patate al forno, fino alla semplicità disarmante ma sempre rassicurante della polenta con gorgonzola.


primi e secondi

Buona la scelta dei dolci, tra i quali segnalo la panna cotta (deliziosa come quella fatta in casa, proprio perché fatta in casa), il bunet, baluardo della tradizione piemontese, e il semifreddo alle nocciole.


i dolci

Ad accompagnare il tutto, una discreta carta dei vini, prevalentemente del territorio. 

Tirando le somme, l'Agriturismo La vecchia fornace entra di diritto tra i miei locali preferiti nella zona, grazie alla cucina semplice ma di qualità, all'ambiente familiare ed alla sempre crescente attenzione verso la produzione a chilometro zero (quasi totale), aspetto che va senz'altro premiato, insieme al rispetto della tradizione e dei prodotti del territorio. 



BIGLIETTO DA VISITA
Azienda Agricola "La vecchia fornace" 
di Guidetti Piero
Agriturismo
Maggiora (No)

(Aperto il Venerdì e Sabato sera, la Domenica pranzo e cena)



Ho pranzato presso 'La vecchia fornace' Domenica 16 marzo 2014



M.