giovedì 4 settembre 2014

Amica per le penne nel Ponente Ligure. Vol.3 Triora, Badalucco e Bussana Vecchia

Eccoci al termine del mio piccolo tour in terra ligure. Questa volta il brutto tempo sulla costa ci porta sulle colline dove il sole sembra fare capolino, di tanto in tanto. 
In particolare, le colline di Imperia, costellate da paesini pittoreschi e a tratti misteriosi. La nostra prima tappa è Triora, nella Valle Argentina, a circa mezz'ora di auto da Arma di Taggia. 

Scorcio sul Parco Naturale delle Alpi Liguri

Fin dai primi chilometri di viaggio, e dai primi cartelli stradali, ci rendiamo conto che Triora non è un luogo come tutti gli altri. La leggenda vuole che sia il paese delle streghe e nemmeno le indicazioni tardano a farcelo sapere! 


Ebbene si, Triora era un paese popolato dalle streghe, o meglio, da donne accusate di stregoneria, torturate e condannate a morte circa 400 anni fa, come dimostrano i verbali conservati all'interno del Museo etnologico e della stregoneria. Sono ancora molte le tradizioni legate ad incantesimi e magie, nonché usi derivati dalle antiche pratiche erboristiche, quali l'utilizzo dell'erba stregonella come toccasana per ogni male.
Il paese di Triora è davvero suggestivo e ricco di angoli evocanti un passato decisamente misterioso, come le case delle streghe e le piazze adibite a luogo di esecuzione.


Camminando tra il continuo saliscendi delle stradine ciottolate, curiosando in negozietti zeppi di streghette e cappelli a punta, vi verrà sicuramente un discreto languorino. Bene, non vi allarmate. 


Triora è anche la città del pane, nota come antico granaio della Repubblica di Genova. Grandi pagnotte di grano saraceno, farina 1 e crusca, impastate con acqua dell'acquedotto di Triora, perfette per zuppe di pesce e crostoni con il bruss (tipico formaggio spalmabile). Ma anche succulente focacce, il tutto prodotto da un unico panificio che fornisce il ponente ligure e il basso Piemonte.

PANIFICIO ASPLANATO ANGIOLINO
Corso Italia, 37
18010 Triora (IM)


Lasciamo Triora dirigendoci verso la costa. A pochi minuti da Taggia raggiungiamo il colorato paesino di Badalucco, dove decidiamo di pranzare. 


Costeggiando il torrente omonimo ed attraversando il più meridionale dei due ponti medievali, incontriamo il ristorante "Il Ponte". 




Ottima cucina di pesce, vista la vicinanza del mare. Scegliamo un misto di carpacci (tonno, spada e polipo) come antipasto e due classici primi: spaghetti alle vongole e spaghetti allo scoglio. Mediamente 15 euro per gli antipasti e 16 per i primi. 



La materia prima è davvero fresca e di qualità, guai se non fosse così a pochi chilometri dal Mar Ligure.
Si segnalano la possibilità di degustare menù per celiaci e le serate dedicate alla degustazione di prodotti tipici, per esempio lo stoccafisso. 

RISTORANTE "IL PONTE"
Via Ortai, 3
18010 Badalucco (IM)


Dopo una breve passeggiata in paese, ci dirigiamo verso la nostra ultima tappa: Bussana Vecchia. 

Il campanile della chiesa di Sant'Egidio

Siamo a pochi chilometri da Sanremo, sulle colline che dominano la costa. Un paese semidistrutto da un violento sisma a fine '800, ma ricostruito e ripopolato da artisti italiani e stranieri attirati dal luogo suggestivo e decisamente fermo al medioevo. 

Un vicolo del paese

Oggi meta turistica nota per gli stretti caruggi (vicoli pittoreschi) e le botteghe dei pittori. Davvero imperdibile.


Con tanta voglia di ripartire vi auguro una buona giornata,

M.

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