lunedì 16 giugno 2014

Della serie SCHISCETTA: "piacere di conoscervi, noi siamo gli shirataki"

Buongiorno a tutti,
oggi la schiscetta ideale per chi non vuole rinunciare al gusto ma soprattutto alla linea! Vi presento i miei nuovi alleati di svariati pranzetti fuori casa: gli shirataki!
Cosa sono? Gli shirataki (in giapponese 白滝, in inglese shirataki noodles) sono un tipo di spaghetti ricavati dalla radice del konjac, pianta nativa della zona subtropicale temperata asiatica. Hanno un basso contenuto di carboidrati e di calorie e sono particolarmente indicati nella dieta di Dukan e in tutte le diete basate su un apporto limitato di carboidrati; sono pertanto adatti all'alimentazione dei diabetici. Il termine "shirataki", che descrive l'aspetto degli spaghetti, significa "cascata bianca".
La consistenza è molto particolare e il sapore (magari con l'aggiunta di un filo di salsa di soia) ti porta dritta dritta in oriente!



Cosa vi occorre per shirataki come i miei? Una confezione di shirataki che potete trovare in negozi specializzati ma anche al supermercato nel reparto dei cibi etnici; una zucchina e pollo a pezzettini (io ho usato quello avanzato la sera prima a cena ma vanno benissimo anche delle semplicissime fettine, tagliate a listarelle e cotte alla piastra!)


Preparali è semplice semplice: prendete una padella abbastanza capiente, antiaderente e fate rosolare le zucchine tagliate a rondelle sottili (non serviranno condimenti in più). Risciacquate una porzione di shirataki e aggiungetela alle zucchine: se di vostro gradimento, il tocco in più con la salsa di soia!
Ho unito il petto di pollo, tagliato a pezzetti, che avevo avanzato a cena. Se preferite, o se non avete a disposizione nessuna cena da "riciclare", prendete una fettina di pollo (o tacchino) e tagliatela a striscioline. Fatele cuocere su una piastra ben calda e salate a piacere.
Aggiungete il pollo agli shirataki con le zucchine e lasciate che ogni ingrediente "si lasci andare" con tutti gli altri.
Qualche minuto per fare raffreddare il piatto e potete sistemarlo nel vostro porta vivande preferito!



Buon appetito,
F.

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