venerdì 29 agosto 2014

Amica per le penne nel Ponente Ligure. Vol.2 Andora



Oggi sarò nostalgica. Il posto di cui sto per parlarvi è stato per me sinonimo di estate per quasi vent'anni. Quei 15 giorni ad agosto pieni di giochi e risate con il mio amico Nicolò erano qualcosa di sacrosanto ed intoccabile, come la focaccia a merenda dopo il bagno. La casa in affitto a pochi metri dalla spiaggia, le ore passate a scavare buche e passaggi segreti in riva al mare, le capanne costruite con le sdraio in caso di brutto tempo, quella dote di vedere il bicchiere mezzo pieno tipica dell'infanzia. Gli immancabili fuochi d'artificio di Ferragosto ammirati dal terrazzo. E per non parlare delle continue puntate dal verduriere sotto casa, perché alle mamme mancava sempre il prezzemolo. Sono ricordi che rimarranno sempre dentro di me e che amo rivivere almeno una volta l'anno, almeno per un giorno. Ed eccomi qui, di nuovo ad Andora, una cittadina tranquilla tra Capo Mele e Capo Mimosa, nella Riviera dei Fiori (SV). 

Scorcio sul mare dalla località Colla Micheri (Andora)

Avendo provato per anni locali costieri o comunque centrali, abbiamo deciso di tentare una strada diversa: l'entroterra. Una ventina di minuti di auto risalendo il corso del torrente Merula, ci si ritrova immersi negli ulivi, tra case di pietra ed oleandri fioriti. E' qui che si trova Il Pozzo da Ezio, dove la tipica cucina di mare, molto diffusa fino in collina, incontra quella dell'entroterra, ricca di carni e antiche preparazioni gastronomiche. Mentre aspettiamo l'antipasto, ci viene proposto un piattino di fiori di zucca pastellati, davvero deliziosi e croccanti. La cucina di questa zona è molto ricca di preparazioni a base di fiori di zucca, grazie alla consistente piantagione di zucchine trombetta, specialmente nella zona di Albenga (distante una ventina di chilometri dal centro di Andora). 

Fiori di zucca pastellati

Dopo questo gradito appetizer, è il momento dell'antipasto tradizionale per eccellenza, piatto tipico in tutto il ponente ligure, da Varazze a Ventimiglia, con relative variazioni sul tema. Si tratta del Branducujùn. Lasciatemi spendere qualche parola su questa pietanza dal nome alquanto singolare. La proprietaria del locale, visto il mio interesse in merito, ha saputo spiegarne l'etimologia con molta raffinatezza. In poche parole, gli ingredienti venivano "brandati", ovvero amalgamati energicamente dai pescatori in una grande ciotola posta all'altezza delle parti intime. Altra spiegazione, l'imperativo "Branda, cujùn!" gridato dal capitano del peschereccio al mozzo di turno. Ma cos'è di preciso? Un impasto maciullato grossolanamente ma assai cremoso, composto da baccalà e patate ed arricchito con pinoli, aglio, prezzemolo e olio ligure. E' una vera delizia, soprattutto se accompagnato, come in questo caso, da sottili crostini caldi e una salsina al baccalà. Una piccola porzione per circa 7 euro.

L'antipasto tipico, il Brandacujùn

Come primo piatto non potevamo resistere al richiamo del re e della regina indiscussi della tradizione ligure: trofia al pesto. Ma non un semplice pesto, IL pesto, in cui le trofie vengono lessate insieme a patate a cubetti e fagiolini, verdure che andranno ad accompagnare la classica salsa al basilico. Davvero ottime e cotte a puntino, fattore non scontato considerando il formato di pasta impiegato. Prezzo? Intorno ai 10 euro per un piatto bello pieno che da soddisfazione!

Trofie al pesto con patate e fagiolini

A seguire una grigliata di carne con patate, composta da pollo, filetto, braciola e salamella, davvero ricca e dalla sorprendente freschezza degli ingredienti (a detta del commensale, mio Papà).
Circa 20 euro.

Grigliata mista di carni

L'ambiente è ricco di richiami alla tradizione e molto curato, dagli arredi ai menù scritti su piccole lavagne di ardesia. Vi è la possibilità di cenare all'aperto, sotto i gazebo, a lume di candela, o sotto un romantico pergolato dal quale pendono decine di grappoli d'uva. 


Unica pecca, il servizio a tratti non molto professionale ed organizzato. Per esempio, dopo l'assaggio da parte di un commensale, il vino andrebbe di norma versato nei vari bicchieri, cosa non verificatasi. Altro episodio, uno scambio di tavoli al momento del servizio dei primi. Piccole sviste per me non particolarmente significative ma che, se corrette, possono confermare Il Pozzo come locale di altissima qualità anche in merito all'aspetto sala.


BIGLIETTO DA VISITA

Ristorante Il Pozzo da Ezio
Specialità liguri
Località Piazza, 3
San Bartolomeo - Andora (SV)
Tel. 0182 80143



Uno scorcio sul Mar Ligure dal Porto di Andora


Buon assaggio con la mente,


M.

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